Olio su acrilico su tela
2014
Lucio Pozzi è nato nel 1935 a Milano. Dopo aver vissuto alcuni anni a Roma, dove studiava architettura, andò negli Stati Uniti nel 1962 come ospite del Seminario Internazionale di Harvard. Poi si trasferì a New York prendendo la cittadinanza Americana. Ora divide il suo tempo fra Hudson, cittadina a nord di New York, e Valeggio sul Mincio, borgo situato fra Mantova e Verona.
Pozzi è un artista segretamente sovversivo. Invece di scrivere manifesti, ha usato l’Arte Concettuale come punto di partenza per mettere in discussione i presupposti dell’arte e andare in cerca dell’intensità e dell’ispirazione in una struttura di continuo avvicendamento di esperienze artistiche differenziate. Pensa che la coerenza di stile e significato non dipendano dalle formule ma si rivelino senza calcoli preliminari nella pratica dell’artista.
L’insegnamento è per Pozzi un’ulteriore maniera per contestare i dati comunemente accettati e sondare la pratica artistica nel tessuto dell’arte moderna. Il critico e curatore Antony Hudek ha così definito Pozzi nel 2006 durante la sua presenza al MocaMaas di Maastricht in Olanda: “Lucio Pozzi elude sistematicamente le classificazioni stilistiche. Egli attraversa qualsiasi definizione accettata o accettabile di genere e strumento o materiale. La sua pratica è deterritorializzata all’estremo. Essa è organizzata secondo certi princìpi – schemi, mappe, liste – che poi sempre vengono trasformati in mere probabilità eterogenee. La sua arte è inclusa nelle collezioni permanenti del Museum of Modern Art e molte altre collezioni pubbliche e private”.