Pastello ad olio su carta 30×40
2015
Giuliano Guatta nasce a San Felice del Benaco nel 1967.
L’artista unisce nella sua pittura classicità e devianza, norma e distorsione. I suoi lavori provocano inquietudine perché sono associazioni di elementi che spostano rapidamente sull’asse del tempo e dello spazio. L’immagine è percepibile ma resta inafferrabile, sfuggente. Rinvia sempre a qualcos’altro, diventa una porta che si apre su infinite e indefinite realtà. Oltre all’attività espositiva, nel 2008 ha dato vita ad un progetto, ‘MRPLS Movimento di Ricerca e Pratiche di Liberazione del Segno’, personale momento di ridefinizione e rigenerazione del senso del segno e del disegno, maturato poi in forma di disciplina: ‘Ginnica del segno’.
Il segno è il processo che dall’immobilità porta alla traccia.
Ginnica del Segno è una disciplina strutturata analizzando e sistematizzando, attraverso esercizi motori, questo processo.
L’atto del segnare, il movimento del corpo finalizzato alla traccia, il segno e la sua organizzazione in disegno, sono le modalità fondamentali che vengono applicate alle direzioni affrontate di volta in volta: la metafora, l’immaginazione, la memoria, il vero.
La vicinanza e la combinazione di queste forme esplorative, generano nuove diramazioni che costantemente indagano l’interazione e mirano a ricongiungere la scissione tra corpo e spazio, attraverso il segno.
La sua poetica è una lente per osservare la realtà attraverso le sue deformazioni, cogliendo il suo lato oscuro. Guatta racconta storie e personaggi al limite del possibile, storie improbabili che però accadono. Numerose sono le mostre personali e collettive in Italia in spazi prestigiosi.