Mista su tavola 24x24x4
2013
[…] Nel 2004 la mia ricerca si focalizza sull’utilizzo di un materiale apparentemente semplice ed elementare come il pastello a cera. Utilizzo il pastello per la sua essenzialità cromatica, non mi interessa l’utilizzo classico della colorazione o scrittura, ma la materia cromatica di cui è costituito. Inizio a sbriciolarli, fonderli, pestarli ed altro, per poi arrivare al truciolo. La difficoltà era all’epoca ottenere trucioli stabili e esteticamente gradevoli, bordi e struttura regolare. Ottenni ciò modificando i temperini. Perciò le opere sono realizzate attraverso una destrutturazione di una materia: i pastelli a cera, temperati, perdono natura e funzione originali per essere successivamente ricostruiti e nobilitati nell’opera d’arte. Reinterpretare la natura di un materiale di uso comune”.
“Dal 2004 con il ciclo dei Cerini Savoldi caratterizza il proprio lavoro, con una materia apparentemente semplice come i pastelli a cera, ma estremamente complessa e raffinata come le composizioni che crea. Il rapporto con la materia è evidente in tutte le sue opere; dell’uomo sono presenti soltanto l’intelletto, la sensibilità e la sensualità. la simbologia nascosta nelle opere di Fabio Savoldi è complessa, come il carattere di uomo, e decifrarla almeno in parte è un elemento di attrazione che ci spinge a studiarle: allora esse ci appaiono storie disseminate, come installazioni che alludono alla psicologia e alla filosofia, con riferimenti alla nostra storia dell’arte”.