Paraffina colorata 40×40
1999-1996
Milanesi nasce a Offanengo, Cremona.
“Resuscitare la figurazione come archetipo, come momento aurorale della percezione visiva, è l’aspirazione di ogni artista. Due, ed entrambi ben collaudati, sono i modi
per riuscirvi: andare a ritroso, recuperando miti e divinità perdute, immergendosi nel bagno purificatore dei primitismi e degli arcaismi, o al contrario spostare la causa della contemporaneità, dell’immaginario consumistico, chiamando a raccolta
quegli stereotipi che, a tutti gli effetti, vi assolvono una funzione iniziatica.
Gian Franco Milanesi ha imboccato senza tentennamenti la seconda delle due vie.
l suoi quadri (chiamiamoli per ora così, con un termine volutamente improprio)
hanno per soggetto un repertorio essenzialmente popular di paesaggi montani, nature morte floreali, sottoboschi, lindi tinelli. Il suo non è insomma antiquariato ma modernariato, tempo presente che si colora tutt’al più di passato prossimo, di reminescenze infantili, vagamente disneyane.
Tuttavia Milanesi non si è limitato ad una scelta iconografica, sia pur forte ed esplicita, come quella appena descritta. Altrettanto coraggioso e a suo modo estremo
è l’insieme di gesti tecnici con cui egli da vita alte proprie immagini: si tratta di una non-pittura pazientemente stratificata con cera liquida di colore nero (per i contorni) e bianco (per lo sfondo), poi lasciata rapprendere, infine raschiata sino a riportare in superficie l’immagine voluta”.
Estratto del testo di Enrico Maria Davoli