Mista su tela 100×100
2011
Maria Grazie Bellini è nata nel 1958. Ha frequentato il Liceo Artistico Foppa, seguendo i corsi dei professori Tinelli e Petrò. Ha poi approfondito i suoi studi frequentando l’Accademia di restauro a Firenze, specializzandosi nel settore delle maioliche antiche.
Nelle sue opere utilizza una tecnica mista, che accosta la carta, l’olio, gli acrilici e gli ossidi.
“Il mondo di Maria Grazia Bellini è fatto di attese e silenzi. Prova a leggere le cose sottratte al tempo presente, all’umile quotidiano, come reperti archeologici, palinsesti o tracce d’un tempo remoto, che non riusciremo mai a decifrare del tutto. C’è solo l’ostinazione dello sguardo: la passione della luce, l’interrogazione muta del tempo che passa, corrompe e sfalda. Perciò i muri sono diventati protagonisti della ricerca più recente della pittrice: lì tutto accade sotto gli occhi, ma più lo sguardo s’affissa, più si fa incantato e spettrale, stranito e straniante. […] La narrazione è sospesa, con la veridicità di un sogno o d’un sortilegio, alla melanconica, talora struggente ricerca d’uno spazio perduto. Tutto ha il ritmo di una stagione andata. E, come un sogno, cerca di restituire, per evocazione, il senso intimo di una nostalgia o solitudine esistenziale”.
Estratto del testo di Fausto Lorenzi