Stampa digitale su carta, 80×60 cm
2015
Karoly Hopp-Halász nasce a Paks (Ungheria) nel 1946, e muore nel 2016.
È uno dei maggiori esponenti dell’arte ungherese contemporanea. Fondatore, negli anni Sessanta, del Circolo Giovani Artisti, poi promotore del Laboratorio Sperimentale di Arte Visiva, l’artista ha esposto in molte istituzioni pubbliche e private sia nella sua patria, sia in Europa, sia in India che negli Stati Uniti. Per esprimersi ha utilizzato media diversi (dalla fotografia, al collage, alla scultura) e li ha spesso combinati anche in performances e installazioni.
Nell’omaggio a Lajos Kassák, sostenitore delle avanguardie, scrittore, artista ungherese, partecipe del movimento futurista italiano, Hopp-Halász unisce la fotografia al collage in un unicum ordinato, accostando l’astrazione, di
probabile matrice neoplastica, alla realtà.
La porzione del corpo maschile è parte consustanziale alla griglia cromatica; il torace, in totale ostensione per lo spettatore, ha lo stesso valore compositivo dei rettangoli colorati; la linea si fa direttrice divisoria del corpo e,
contemporaneamente, della tela differenziandola in due sezioni di uguale misura, ma di peso eterogeneo.