Olio e acrilico su stucco su MDF 100X130
2006

Giuseppe Bravi nasce a Milano nel 1940. Si trasferisce in seguito sul Garda con la famiglia. Lì si manifestano e concretizzano le sue attitudini nel campo della pittura, trascorrendo parte del tempo nello studio di un pittore figurativo. Nel 1967 Bravi rompe con la forma e si stacca dal figurativo: la molla è Kandinskij, ma è il mondo di Paul Klee che lo incuriosisce. Si interessa all’incisione ed è attivo in altri campi quali la ceramica raku e la scultura lignea. Conduce da allora ricerche su tecniche e materiali nuovi che via via trasferisce nelle sue opere.

“Oggi le mie formulazioni affondano le loro radici nella concezione non figurativa della forma; voglio entrare nello spazio magico dell’oggetto, del segno e della scrittura trovata. L’equilibrio cromatico, le forme arcaiche diventano la base su cui convergere le mie tensioni, magari come divertissement. Ogni passo è un punto di arrivo e di partenza. Questo mi permette di introdurre nuove regole, nuovi materiali e tecniche sperimentate.
[…] Credo che non avere canoni né stereotipi mi definisca meglio. Come tutte le tendenze anch’io ho in comune il passato: quello formativo, quello negato. Il mio moderno è il vecchio fatto al modo di oggi, da un uomo che non è quello di ieri”.