Stampa Lambda e china su semisfera in plexiglass 50×25
2007
Armida Gandini nasce nel 1968 a Brescia. Si è diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, con una tesi sul cinema e l’architettura. Insegna Anatomia dell’Immagine presso la LABA, Libera Accademia di Belle Arti di Brescia.
Da vari anni il tema dell’identità è al centro della sua riflessione e occupa un posto di primo piano nei suoi progetti, che si sviluppano mediante linguaggi diversi come la fotografia, il disegno, l’installazione e il video.
Nei suoi progetti attuali è predominante la relazione con l’altro, l’auto-rappresentazione, la ricerca dell’alter ego, anche legata alle correnti dinamiche dei social networks, che comportano una necessaria ridefinizione dei rapporti sociali. Rimane costante, fin dal progetto Il bosco delle fiabe (2000), il rapporto con la letteratura e con il cinema, che ha rappresentato nel tempo una suggestione importante e dialettica.
Dal progetto Bosco delle fiabe (2000), attraverso Noli me tangere (2007), fino all’ultimo Libera uscita (2009), la figura umana è collocata in un disorientante limbo bianco, privo di coordinate spaziali e temporali: un vuoto più labirintico dei più complessi labirinti, ma anche una pagina bianca sulla quale tutto può essere scritto; un non luogo che diventa territorio dell’esperienza, della perdita ed infine della scoperta di sé, come nei lavori precedenti lo erano stati il bosco, visto come caos primordiale, o il museo, inteso come il paese delle meraviglie, luogo di luce ma anche di mistero, di spaesamento e inadeguatezza.
Le opere di Armida Gandini sono state presentate in mostre personali e rassegne in Italia e all’estero.