Vetroresina, 175x98x100 cm
2021
Johan Frisò nasce a Kortrijk, in Belgio, nel 1960 da madre italiana e padre belga.
Frequenta gli Istituti superiori in Belgio e si trasferisce in Italia alla fine degli anni Settanta per studiare presso
l’Accademia di Belle Arti di Firenze, non portando, però, a termine il percorso scolastico.
L’artista soggiorna per parte della sua vita in Belgio e in parte in Italia e negli ultimi anni si è trasferito definitivamente in provincia di Brescia.
“Nelle sue opere, ad essere rappresentati sono i gruppi emarginati e/o gli anti-eroi civili, quelli che vivono sotto il peso di un’ingiustizia sociale, che sia di deviazione economica, razziale, religiosa, sessuale o altro.
In realtà, c’è sempre stata all’interno della storia dell’arte una linea sottile che ha sempre rappresentato nella scultura anche queste “classi” sfavorite, dando luogo a tutto un percorso parallelo, discontinuo ma identificabile,
che raffigura il lato B, quello che si trova al di fuori del cono aureo dello sfarzo.” (dal testo di Carolina Lio)