Stampa su carta fine art, 20×50 cm
2014
Nicola Zaccaria nasce a Brescia nel 1977, e vive a Ghedi (BS).
Si dedica alla fotografia dal 2008. Nel suo percorso tocca ampiamente il tema sacro che lo porta ad aderire alle
iniziative dell’Unione Cattolica Artisti Italiani (UCAI), nel segno del pensiero di San Paolo VI sull’arte.
Sue personali sono state esposte in Italia e all’estero, a Brescia, Lecco, Prato, Trento e Passau.
Aderisce ad iniziative promosse da Spazio Heart – Pulsazioni culturali di Vimercate (MB) esponendo sue opere in mostre collettive allestite presso la sala civica di Robbiate (MB) e al Binario 7 di Monza, nell’ambito della rassegna biennale I temi dell’arte (2019-2020).
Dal 2019 partecipa alla rassegna annuale “Artista informato”, a cura del Centro internazionale della grafica di Venezia.
In questa sua opera Zaccaria ha voluto porre l’accento su uno dei temi centrali della sua ricerca: i segni che ognuno lascia durante il proprio passaggio.
Tracce di un migrare che prevede contatti; lasciti che rendono il nostro peregrinare per nulla anonimo.
Il passaggio, testimoniato dalle orme lasciate sulla sabbia, diventa parte di una memoria e di un ricordo più forti, simboli del nostro esistere e della nostra singola identità.